Ringrazia gli agricoltori per l'impegno e l'aiuto durante la pandemia e le alluvioni. Ringrazia un mondo e un'associazione presidio e cuore della democrazia, che affonda le sue radici nel mondo del cattolicesimo antifascista. E vede il suo percorso di vita svilupparsi parallelamente a quello della Costituzione della Repubblica. Sergio Mattarella, e con lui il Ministro Lollobrigida, interviene alle celebrazioni per gli 80 anni della Coldiretti. Con l'organizzazione degli imprenditori agricoli che lancia la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l'Europa a cambiare strada sulla trasparenza dei prodotti e sull'obbligo dell'etichetta d'origine. Il Capo dello Stato interviene dopo il Segretario Generale Gesmundo e il Presidente Ettore Prandini e invita a non avere paura del nuovo, ricordando come l'agricoltura italiana sia al vertice dell'eccellenza e della qualità. Sarebbe solo danneggiata da chiusure autarchiche dei mercati europei. "Nostro interesse nazionale è quello di avere successo sui mercati internazionali grazie all'alta qualità dei nostri prodotti. Su questo piano non abbiamo nulla da temere. Al contrario, siamo al vertice". L'agricoltura era e resta il futuro dell'umanità, dice, e la Repubblica sa che è a partire da elementi essenziali come l'acqua e il cibo che si costruisce la pace tra i popoli, spiega ricordando i conflitti in corso. "L'invasione russa in Ucraina, la gravissima crisi mediorientale, stanno ponendo a dura prova la possibilità di sopravvivere d'intere popolazioni". Insomma produzione di cibo e salvaguardia dell'ambiente sono il vero esempio di democrazia economica.