Forse complici l'ovazione e i bis rivolti a Sergio Mattarella alla prima della Scala, cresce l'attenzione internazionale sulla scelta del prossimo Presidente della Repubblica. Un dilemma per la stabilità politica dell'Italia, lo definisce il FInancial Time in un'analisi on-line in cui si sottolinea che se l'attuale Premier sale al Colle l'Italia rischia di finire nell'instabilità perché sono troppi i dossier aperti per il Governo e una maggioranza così eterogenea potrebbe implodere. Tesi del tutto simile a quella rilanciata da Goffredo Bettini, Partito Democratico. "La mia preoccupazione è che noi diciamo alla fine non eleggiamo Draghi a Presidente, rimane Draghi Premier e poi a quel punto il Governo non regge. Perché insomma le fibrillazioni in un Governo così largo, con così tanti partiti, sono evidenti tutti." Queste opinioni arrivano mentre sono in parecchi, Forza Italia per esempio ma anche i 5 Stelle, a insistere perché Draghi concluda la Legislatura. In ogni caso continuano anche a moltiplicarsi gli appelli alla necessità di una convergenza, la più larga possibile, per l'elezione del Capo dello Stato. "Noi siamo per lavorare per una scelta che sia unitaria del Parlamento. Quindi che non ci sia un confronto... Noi vogliamo evitare che ci sia uno scontro tra centrodestra e centrosinistra sulla scelta del Capo dello Stato." Proprio mentre si invoca l'unità, a vivere nuove fibrillazioni è il centrosinistra, con il PD in difficoltà. Intanto per lo sciopero generale annunciato contro la manovra della UIL e CGIL cioè il sindacato più vicino ai Dem, e infatti è intenso il lavoro per riannodare il dialogo, e poi per il caso di Conte al seggio Roma 1 della Camera. Candidatura saltata proprio per le tensioni interne scoppiate subito, con il leader dei 5 Stelle che ha poi assicurato io in Parlamento voglio entrarci dalla porta principale.