"Io prendo in considerazione l'ipotesi di non essere rieletta tra 5 anni. Quello che non prendo in considerazione è l'ipotesi di non fare quello che credo sia giusto fare per questa Nazione". È il manifesto per il futuro del Governo e poiché è un manifesto bisogna parlarne a opera appena iniziata e alla prima conferenza stampa di fine anno che Meloni invita a considerare come un incontro di inizio mandato. Non c'è un anno da commentare ma poche settimane di Governo e una Legge di Bilancio. Avremmo voluto fare di più, sottolinea il Presidente del Consiglio, ma sono sensibile all'equilibrio dei conti e le misure sul caro energia erano indispensabili. Il resto è proiettato al futuro, dice Meloni, i giovani e chi produce lavoro e sviluppo. Degli alleati si fida: normale avere visioni diverse ma il clima nel Governo è ottimo, c'è la ferma intenzione di restare in sella per l'intera legislatura. Le chiedono se la riforma Costituzionale in senso presidenziale sia una priorità, risponde senza tentennamenti e senza escludere tra le altre ipotesi una iniziativa legislativa da parte del Governo. "Se invece ci fosse la disponibilità e fosse più, diciamo, coinvolgente ecco lavorare a livello parlamentare non avrei preclusione da questo punto di vista. Il tema però è che, diciamo, non sarò così sprovveduta da non capire eventuali atteggiamenti dilatori". La stretta attualità, la rinnovata minaccia del Covid. Scontato l'invito ad usare le precauzioni con cui conviviamo da tempo, sui vaccini Meloni chiarisce che dalla Presidente del Consiglio c'è già una campagna diretta soprattutto a fragili e anziani. Sul pericolo Cina tranquillizza. "Stiamo sequenziando più o meno 30 casi, i primi 15 che sono stati sequenziati sono varianti Omicron già presente in Italia e quindi, diciamo lo dico per un messaggio, in questo momento fermo restando tutte le cautele dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante rispetto a quello che noi abbiamo visto". Ancora sul fronte interno Meloni è infastidita dalle polemiche sull'MSI, un gioco e rilancio eterno, lo chiama, da parte della sinistra. Il Movimento Sociale ha avuto un ruolo storico e ha fatto pienamente parte del gioco democratico. Poi l'orizzonte internazionale, risponde con fermezza alla giornalista della Tass: i rapporti tradizionali tra gli italiani e il popolo russo vanno preservati, non identifichiamo la Russia, la sua cultura con le decisioni inaccettabili del suo Governo. Daremo tutto l'aiuto possibile per una pace duratura che però passa necessariamente, secondo Meloni, per un riequilibrio delle forze in campo. E conferma l'intenzione di essere a Kiev prima del 24 febbraio.