Dazi, Governo: no guerra commerciale, serve pragmatismo

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3 giorni fa

Più delle parole saranno i numeri a dettare le azioni di Palazzo Chigi. È su questi infatti che si è lavorato nella riunione della task force voluta da Giorgia Meloni sui dazi americani. Al termine dell'incontro, un'ora e 30, la nota del Governo ribadisce che una guerra commerciale non avvantaggerebbe nessuno né l'Unione Europea né gli Stati Uniti. E poi è emersa la necessità di affrontare il tema con determinazione e pragmatismo, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi. Per questo più delle parole bisogna far parlare i numeri, calcolare il reale impatto dei dazi è il primo step. Il confronto con i rappresentanti dei settori economici impattati dalla scossa trumpiana arriverà nelle prossime ore. La presidente starebbe lavorando su un decreto a sostegno dei settori più in difficoltà, che potrebbe avere un valore fino a 5 miliardi. Una prima risposta ad uno tsunami economico che su questo sembra esserci una ritrovata convergenza tra Meloni, Tajani e Salvini, deve essere assorbito non da un singolo stato, ma dall'Europa ad una sola voce. "L'ideale sarebbe 0 tariffe 0 tariffe. La via intermedia potrebbe essere la riduzione dei tassi del 10% da parte americana. Certo una trattativa che dobbiamo fare sempre a schiena dritta, con un'Europa unita. Lavorare con l'Unione per rispondere con fermezza, ma con ragionevolezza. Non abbiamo nessun motivo per aprire una guerra commerciale con gli Stati Uniti." Troppo poco, troppo tardi, dicono le opposizioni che non accettano l'immobilismo della Presidente del Consiglio e del suo Governo. "Mentre Meloni continua a minimizzare gli altri governi europei, a partire da quello di Sanchez, mettono in campo forti risposte per proteggere le imprese, lavoratrici, lavoratori e le famiglie, dai disastri che questi dazi stanno già facendo. Noi ci aspettiamo che il governo sostenga un negoziato europeo di risposta forte per sventare una guerra commerciale e che metta in campo una risposta nazionale adeguata. Credo che la Presidente del Consiglio debba svegliarsi sulla questione dazi, convocare tutte le categorie, come ha fatto ieri è una buona idea, ma bisogna portare dei risultati.".