Una battaglia mai abbandonata, un'occasione per il Parlamento di allinearsi alla società e rimarginare la ferita che si è aperta lo scorso autunno, con la bocciatura del Disegno di legge Zan. Così il segretario del PD Letta annuncia che verrà ripresentato il testo contro la omotransfobia con le misure di contrasto alla discriminazione, violenza o odio fondati su sesso, genere, orientamento sessuale e disabilità. Sei mesi da quando lo scorso 27 ottobre fu bloccato dal voto contrario di Lega, Fratelli d'Italia e parte di Forza Italia, il travagliato iter del provvedimento votato dalla Camera nel 2020. "Credo che sarebbe una sconfitta per il Paese se noi chiudessimo la legislatura senza aver portato a termine l'approvazione di questo provvedimento. Provvedimento che vede dietro di sé le speranze, la passione, l'indignazione, le aspettative di milioni di italiani". "Abbiamo sempre dato la disponibilità per eventuali modifiche, purché non si escluda dalla tutela della protezione delle persone o delle categorie sociali". Il PD ripresenta lo stesso testo, consapevole però che un punto di caduta dovrà essere trovato su quegli articoli contestati che venivano letti da molti come limitazione alla libertà di espressione e pensiero. Per riaprire la discussione nel Paese saranno organizzate nelle prossime settimane tre agorà ad hoc a Milano, Palermo e Padova.