Ci sono i congedi parentali, estesi a 30 giorni, ma fermi al 50 per cento. I voucher babysitter raddoppiati mille 200 euro, lo smart working per i genitori con figli fino a 14 anni. Ci sono anche i soldi, 150 milioni per l'attivazione dei centri estivi e per le attività educative del Piano Infanzia di cui esiste un progetto, ma non ancora un'approvazione. E poi, ci sono 26 milioni di famiglie, quasi 10 milioni di donne lavoratrici, di cui oltre la metà mamme e di cui 3 milioni con almeno un figlio minorenne e le scuole, sempre chiuse, almeno fino a settembre. Cosa non c'è nel decreto Rilancio, nella parte legata al welfare? In primis, il contributo per gli autonomi che, seppur previsto, continua a non tenere in considerazione i carichi familiari e la presenza di figli a carico. Anche le politiche di conciliazione, il lavoro famiglia, non ricevono risposta adeguata alle difficoltà dell'emergenza, basti pensare che la fine della fase 1, a fronte di una richiesta molto ampia di congedi straordinari, le domande di bonus babysitting sono state molto più contenute, anche a causa delle difficoltà di reperire, in tempi brevi, una persona adatta ad accudire i figli. Quanto basta per scontentare il Forum delle Associazioni familiari, presieduto da Gianluigi De Palo. 26 milioni di famiglie stanno in grande difficoltà perché devono andare a lavorare, eppure le scuole sono chiuse. Avevamo chiesto un'attenzione chiara per quanto riguarda il voucher babysitter e per quanto riguarda i congedi parentali e anche per quanto riguarda le partite IVA, avevamo chiesto un'attenzione tenendo presente anche il numero dei figli, così non è stato. La sensazione è che questo Paese non sarà mai a dimensione familiare. Anche la ministra Bonetti, in un post su Facebook, ammette che nel decreto manca la misura più importante: l'assegno per i figli e, con essa, un approccio nuovo e integrato di politiche di sostegno alle famiglie e alle Comunità del nostro Paese, ma “non demordo, tutto il Governo lo sa”, scrive la Ministra. Insomma, le politiche per la famiglia restano indietro ancora una volta, la sfida che resta da vincere è quella legata alla riapertura delle scuole, alla salvaguardia dell'occupazione femminile e al sostegno della genitorialità, questo le famiglie lo sanno.