Nel campo del centrosinistra, uscito sconfitto dalle elezioni, si riflette adesso sul futuro e su come ricostruire una strategia di recupero di consensi, anche in vista di appuntamenti importanti come le prossime regionali nel Lazio e in Lombardia. Al centro dei ragionamenti, in una parte importante del PD che si prepara al difficile congresso che lo aspetta, c'è il rapporto coi 5 Stelle che però, al momento, respingono al mittente eventuali tentativi di apertura. "Io penso che sia assolutamente inevitabile l'alleanza con tutti coloro che si rivedono tra i progressisti, a partire dal Movimento 5 Stelle". "Non è una questione di persone, è una questione di fatti politici e tematiche politiche che vogliono metterle nella loro agenda. Ad oggi, io credo che questo dialogo sia impossibile". Del resto, nello stesso PD, uno dei nomi più quotati per la guida della segreteria, il Governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dopo avere detto che la classe dirigente va rinnovata nella sostanza, e non per slogan, chiarisce: l'identità di un partito non si costruisce decidendo a tavolino con chi ti vorrai alleare domani, ma decidendo oggi chi vuoi rappresentare e con quale idea di società. Intanto, Carlo Calenda fa sapere che nelle prossime ore incontrerà Renzi anche per parlare delle regionali, considerando che, osserva, il sistema elettorale non prevede ballottaggio e ne terremo conto per eventuali alleanze.