Usa parole apparentemente soft per esprimere un concetto estremamente pesante. Le iniziative personali di Salvini sono irrilevanti per la linea del Governo. Mario Draghi parla al termine del Consiglio Europeo. Scongiurato, almeno per ora, il viaggio a Mosca e l'imbarazzo di dover spiegare agli altri leader perché il capo di un partito importante della sua maggioranza se ne andasse senza alcun mandato a parlare con Putin, il premier chiude la questione con un affondo che non lascia spazio a repliche. "Il Governo quando si è formato, e io sono stato chiarissimo su questo, è un Governo fermamente collocato nell'Unione Europea e nel nostro rapporto storico transatlantico. Io non voglio entrare nei, come dire, nei rapporti che queste persone di Governo, soprattutto quelle che mi interessano sono quelle di Governo, evidentemente possono avere, l'importante però è che siano trasparenti." Non è facile neppure per la diplomazia mondiale trovare la quadra di una crisi che mette in discussione equilibri e interessi globali. Draghi non lo nasconde e non è un caso che sottolinei che il peso delle sanzioni dei loro effetti non saranno una cosa passeggera. "Non illudiamoci, queste sanzioni dureranno molto, molto, molto a lungo quindi per forza di cose le linee commerciali verranno cambiate, probabilmente cambiate per moltissimi anni se non per sempre." L'urgenza ora è sbloccare il grano fermo nei porti ucraini. Il quadro è complesso e si punta sull'Onu per trovare una via d'uscita mentre il tetto al prezzo del gas, spinto in Europa dall'Italia, non è più tabù. "In questo campo noi siamo stati accontentati. C'è un riferimento molto esplicito nelle conclusioni al tetto sui prezzi e sul fatto che la Commissione, ora ufficialmente, ha ricevuto mandato per studiare la fattibilità del tetto sui prezzi." L'inflazione sale a livelli mai visti ma a differenza degli USA, spinta dal caro energia e dai prezzi del cibo. Con gli altri fattori stabili, spiega Draghi, ci sono i margini per gestirne il peso con aiuti a sostegno dei più deboli, salvaguardando anche la competitività delle imprese.