Una lunga stretta di mano, poi quasi un'ora di faccia a faccia. Giorgia Meloni e il Presidente Biden si incontrano per la prima volta in Indonesia. Italia e Stati Uniti marciano da sempre allineati e sarà così anche in futuro, assicura il Capo del Governo, su tutto compreso il pieno sostegno militare ed economico all'Ucraina. La Casa Bianca non ha mai pensato il contrario, ecco perché l'interesse era più sul rapporto che l'Italia vuole tenere con la Cina. Prima di rientrare la Premier vedrà Xí Jìnpíng il timore è che i vecchi accordi sulla via della seta possano sbucare di nuovo fuori. Si fa esercizio di equilibrismo per dire che no, quello non succederà, è un retaggio del passato seppure con uno stesso vicepremier. Con Pechino reggerà solo un ordinario interscambio commerciale. Per il momento basta così, anche se è chiaro che Biden la sua linea rossa l'ha tracciata in modo netto. La Premier vede anche Erdogan a cui assicura lotta comune al terrorismo, dopo l'attentato di Istanbul. Ma con Ankara il focus è sui migranti: cooperare per fermare i flussi irregolari a cominciare da quelli che muovono dal caos libico. La Premier è convinta che Erdogan su questo possa fare la differenza. Mentre con Macron si sfiora più volte ma dopo le parole grosse dei giorni scorsi non c'è ancora un chiarimento diretto. In plenaria aveva invece ricordato l'impatto della guerra Ucraina, che nessuno si aspettava, motivo per cui la stasi sulla diversificazione degli approvvigionamenti energetici non dovrà più verificarsi, neppure quando tutto sarà finito. Si parla anche di pandemie e qui la Meloni taglia i ponti con le ambiguità: se il Covid è alle spalle è grazie a medici, vaccini e responsabilizzazione delle persone. Resta invece la critica di sempre su restrizioni e lockdown. Salute e libertà devono andare di pari passo.