Sono 4,3 milioni gli elettori chiamati al voto per le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Umbria. Si vota fino alle 15:00 di lunedì 19 novembre. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura delle urne. Per questo turno elettorale le sezioni sono 4.529 per l'Emilia Romagna in un totale di 330 comuni e 1.000 sezioni per l'Umbria suddivisa in 92 comuni. L'affluenza alle 19:00 di domenica è stata del 31,3% in Emilia Romagna e del 31,22% in Umbria. Un dato in calo rispetto alle precedenti elezioni. In Emilia Romagna sono quattro i candidati per la presidenza: Michele De Pascale sostenuto da un Centrosinistra ampio che comprende anche il Movimento 5 Stelle e i renziani inseriti nel listino dei Civici, Elena Ugolini candidata civica sostenuta da tutto il Centrodestra, Luca Teodori per la lista No Vax Lealtà Coerenza e Verità e infine Federico Serra in corsa con una lista che rappresenta Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista. In Umbria i candidati sono nove: l'uscente Donatella Tesei per il Centrodestra unito, Stefania Proietti candidata del campo largo PD e Movimento 5 Stelle, Martina Leonardi per Insieme per l'Umbria Resistente, Marco Rizzo per Democrazia Sovrana Popolare e Alternativa Riformista, Moreno Pasquinelli per Fronte del Dissenso, Fabrizio Pignalberi per Più Italia Sovrana e Quinto Polo per l'Italia, Elia Francesco Fiorini per Alternativa per l'Umbria, Giuseppe Paolone per Forza del Popolo e Giuseppe Tritto di Umani Insieme Liberi. Entrambe le regioni condividono sfide comuni: la gestione post pandemica, il potenziamento delle infrastrutture sanitarie e la transizione ecologica. In Umbria le preoccupazioni si concentrano maggiormente sulla ripresa economica e sull'occupazione mentre in Emilia Romagna il dibattito si è allargato a questioni ambientali e di sostenibilità a causa dell'aumento di fenomeni climatici estremi che hanno colpito la regione negli ultimi anni.