Prima le polemiche, poi il chiarimento di Palazzo Chigi dopo un breve vertice che non ferma, anzi, rilancia il progetto degli assistenti, civici. La nota infatti sottolinea che l'iniziativa mira, per tramite della protezione civile, a soddisfare le richieste dell'Anci di poter contare su una rete di volontari, anche attraverso la rete del terzo settore, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria. Volontari, si chiarisce poi, non incaricati di pubblico servizio, la cui attività non avrà nulla a che fare con quella delle forze di polizia. Insomma, arriva il via libera alle prestazioni di volontariato sul territorio nel periodo del Covid, dopo non poche polemiche anche all'interno della maggioranza. La stessa ministra del lavoro, prima del vertice a Palazzo Chigi, aveva spiegato ai nostri microfoni le sue perplessità. Ho delle perplessità rispetto a ciò che dovrebbero fare, ho delle perplessità in quanto noi abbiamo un servizio di volontariato che spesso è svolto, lo sappiamo bene, io sono il ministero che segue tutto questo, anche egregiamente, con grandi sacrifici e colgo l'occasione per ringraziare tutti i volontari che ci sono stati e che è seguito dal terzo settore e quindi c'è qualcuno in Italia che fa volontariato e quindi bisognerebbe, secondo me, ricollegarlo al terzo settore. A gettare acqua sul fuoco prima il capo politico dei pentastellati Crimi, poi il ministro per i rapporti con il Parlamento D’Incà, mentre arrivavano le critiche di Renzi e Salvini. Alla fine la nota di Palazzo Chigi e un vertice definito costruttivo con il Presidente dell'Anci, Antonio Decaro, che ha chiarito il suo pensiero. Ai Sindaci non interessa come arriveranno i volontari. Vogliamo solo una mano a gestire un momento difficile. Ora spetterà ai Ministri interessati, fa sapere il Governo, mettere a punto i dettagli del progetto.