Marika Cassimatis non si è fidata di Beppe Grillo e ha deciso di rivolgersi alla magistratura. La vincitrice delle comunali di Genova per la corsa a Sindaco, poi scomunicata dal leader con l’accusa di aver danneggiato l’immagine del Movimento, che agli attivisti aveva chiesto di fidarsi di lui, ha presentato querela per diffamazione contro Grillo e Alessandro Di Battista, che ora sono indagati dalla Procura del capoluogo ligure. Stiamo affrontando una battaglia per la legalità e la trasparenza e ricordiamo che ogni volta che si disattende una regola la si annulla. Quello che è successo a Genova, avverte la Cassimatis, potrebbe ripetersi altrove. È una battaglia di tutti e noi ci sentiamo come Davide contro Golia. Abbiamo ancora bisogno di aiuto. L’inchiesta è un atto dovuto, ma se il ricorso della Cassimatis contro il ribaltone del Garante dovesse andare a buon fine, potrebbe essere cassata la lista del candidato Sindaco Luca Pirondini, pupillo di Grillo, e rischierebbe di lasciarlo nella sua città senza un candidato a 5 Stelle. Se dai vertici sulle indagini avviate trapela serenità, è sulle conseguenze politiche del caso Genova che ci si interroga nel Movimento. Ma il venerdì nero dei 5 Stelle non è finito qui. Il Vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, è finito all’ospedale per un forte dolore addominale e dovrà starci per qualche giorno per accertamenti. I primi esami hanno dato risultati tranquillizzanti, hanno fatto sapere i medici. Lo stesso Di Maio ha rassicurato tutti su Facebook: “Qui sono tutti molto gentili e professionali e sono molto tranquillo”, ha scritto. Gli auguri sono arrivati non solo dai simpatizzanti, ma anche da avversari politici come Renzi, che gli ha inviato un grande in bocca al lupo e un sincero augurio di pronta guarigione. Abbraccio virtuale da parte di Beppe Grillo, auguri istituzionali della Presidente della Camera, Laura Boldrini, e quelli fraterni di Di Battista: “Coraggio, fratello. Tra qualche giorno in Parlamento e in piazza più forte che mai”.