L'entrata in scena su un carro funebre assomiglia ad un epitaffio sulle note dell'Inno alla Gioia di Beethoven per il Movimento targato Conte. Beppe Grillo recita plasticamente il de profundis per la sua creatura politica e che con il primo voto dell'assemblea costituente lo ha destituito dal ruolo di garante. Sulla ripetizione del voto online, sul nuovo statuto fissata dal 5 dicembre, chiesta proprio dal fondatore, è fiducioso. "Ha votato meno della metà degli iscritti ma sono ottimista perché questo Movimento aveva un'identità straordinaria che è stata disintegrata e il Movimento è sceso dal 25% a meno della metà e mi accusano di essere il padre padrone". Grillo sembra intravedere un'altra strada per lui e chi non vuole disperdere la matrice originaria dei Cinque Stelle. "Fatevi un altro simbolo, andate avanti e fate le vostre cose. Il Movimento è morto, stra morto però è compostabile, l'humus che c'è dentro non è morto. Voi andate a votare, se avete voglia, sennò andate per funghi. Questo Movimento avrà un altro decorso, è meraviglioso". Il garante non nomina mai il nome di Giuseppe Conte ma lo bolla come il mago di Oz a cui ha mandato i suoi progetti senza avere risposte perché, accusa, la sua dinamica era di non farsi mai trovare. "Ho già perso, capisco. All'assemblea Costituente hanno formulato 20 domande per coprirne tre, via il garante, tolto il limite ai due mandati e i poteri del presidente". Ma il congedo suona come un nuovo inizio. "Non finisce qui, ho un'idea". Le accuse di Grillo, da quanto filtra da ambienti parlamentari pentastellati, non fa scomporre il Movimento Cinque Stelle. Il garante sembra piuttosto preoccupato e non solo anche vittimista. Il tono usato e il ragionamento che fanno i big, è quello tipico di una persona che mette le mani avanti dopo aver condotto una partita di sabotaggio sia contro Giuseppe Conte ma soprattutto contro la comunità degli iscritti. "Il problema è che molte delle battaglie che ha indicato Beppe Grillo, noi già le portiamo avanti, penso alla tutela dell'ambiente, la tutela dei lavoratori, ai beni comuni, ma lui non lo sa perché evidentemente non ci segue, il Movimento Cinque Stelle non l'ha neanche votato".