Italiani armati, qual è l'iter per ottenere il porto d'armi

30 nov 2024
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Qualunque sia l'uso che se ne voglia fare per detenere un'arma da fuoco nel nostro paese bisogna attenersi a una serie di norme, lo sa bene la signora Giuliana che da oltre 30 anni gestisce col fratello un'armeria storica in provincia di Milano. "Senza porto d'armi non possiamo neanche fargli vedere le armi quindi può guardarle dalle vetrine ma non possiamo aprire le vetrine." Sono tre le tipologie di porto d'armi previste dalla legge, per uso sportivo, per uso venatorio, entrambi della durata di 5 anni rilasciati dalla questura o per difesa personale, della durata di un anno e rilasciato dalla prefettura. Il nulla osta invece consente la sola detenzione di un'arma senza possibilità di usarla, nel caso per esempio, si erediti. "Il nulla osta è un documento che permette l'acquisto di un singolo pezzo, mentre in passato una volta che una persona acquistava un'arma la poteva tenere a casa e teneva la detenzione, diciamo per sempre, adesso comunque ogni 5 anni bisogna fare le visite mediche, come per il porto d'armi, per il rinnovo del porto d'armi." Ma come si fa a ottenere il porto d'armi in Italia? Il primo passaggio prevede una certificazione medica dell'idoneità psicofisica del richiedente, rilasciata dal proprio medico di base, entro 90 giorni poi serve una seconda valutazione da parte di un medico legale che può essere rilasciata dalle Aziende Sanitarie territoriali o dagli organismi sanitari delle Forze Armate o della Polizia di Stato, entrambe le certificazioni hanno la stessa durata del tipo di porto d'armi richiesto. "Il medico accertatore verifica la sussistenza dei requisiti psicofisici previsti dalla normativa, in particolare quelli visivi, uditivi e della funzionalità degli arti, della statica e della dinamica del soggetto." "Quelli psicologici invece?" "Di solito vengono demandati al collegio medico." Al collegio medico però un richiedente può fare ricorso solo nel caso in cui il medico legale non conceda l'idoneità psicofisica al porto d'armi, un po' come fosse un secondo grado di giudizio. Ottenuta la certificazione medica per il porto è necessario poi iscriversi a un corso che abiliti al cosiddetto maneggio d'armi. "Noi durante il corso vediamo che il tiratore maneggi l'arma in sicurezza, il tiratore spara 50 colpi con l'arma lunga, 50 colpi con l'arma corta e 10 colpi col fucile a canna liscia." "Quanto dura più o meno un corso?" "Per l'abilitazione dura mezza giornata, oltre che il tiratore dovrà studiare prima a casa le nostre dispense." Completato l'iter, col porto d'armi o il nulla osta in mano, possiamo ora tornare in armeria e acquistare un'arma. "Al cliente viene rilasciato questo documento, il cliente lo deve portare dai Carabinieri piuttosto che in questura piuttosto che in commissariato a seconda della competenza territoriale, entro 72 ore, noi poi generiamo il modello 38 che è questo qui, che è un modello ministeriale che viene dato nel nostro caso al commissariato o alla questura, siamo ancora sul cartaceo. In commissariato inseriscono manualmente tutte le vendite direttamente nel database loro centrale." "E questo ovviamente vale per quest'armeria" "Come per tutte le armerie.".

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