La Guida: Milei, Meloni e gli Stati liberi

22 nov 2024
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Non si capisce bene cosa voglia o possa essere questa comunità di stati liberi, che il Presidente argentino Milei propone e alla quale la Presidente Meloni aderisce subito, e sembra più per un movimento dell'animo che per un preciso calcolo politico, che tenga conto di cause ed effetti. Quindi c'è la proposta e c'è l'adesione. Su cosa? Una unione di stati sovranisti di destra? Una istituzione sovranazionale che si contrappone ai BRICS che tanto credito politico regalano a Vladimir Putin? E con a capo chi? Donald Trump, si può immaginare. Con la speranza che farà tornare grandi questi paesi liberi, così come sta facendo con la sua America. Ma poi liberi da cosa? Dai lacci e lacciuoli della democrazia? Dalla complessità e fatica che comportano le sue decisioni? Liberi dalle altre istituzioni internazionali che fanno parte del vecchio mondo, dei vecchi equilibri? E cioè liberi dall'Unione Europea, dalla NATO, dall'ONU che, guarda caso sono già istituzioni in crisi, se non in disgrazia? Ogni istituzione sovranazionale che nasce, ogni intesa parziale tra stati, divide ulteriormente il mondo: buoni, cattivi, ignavi, i così e così. Liberarsi o mettere ulteriormente in crisi le istituzioni che hanno fatto la geopolitica nel dopoguerra significa, con pochi dubbi, contribuire fattivamente a un nuovo ordine mondiale. E va appena ricordato che l'espressione, che non so perché suona sempre un po' sinistra, è quella scelta da Putin e XI Jinping per definire la loro missione politica, il senso della loro leadership. Di cosa vuole far parte l'Italia? Di una internazionale sovranista? Di un nuovo ordine mondiale? Opposto o magari, in qualche modo, visto che anche lì non se ne capisce bene l'approdo, simile a quello di Cina e Russia? Vuole essere in una comunità di stati che spingono gli altri verso una visione diversa della democrazia, quella per cui si battono, e torniamo a bomba, Trump e Musk? O vuole far parte della Commissione von der Layen insieme a socialisti e popolari con una bella vicepresidenza? Insomma Milei lo conosciamo, è quello della motosega al comizio, lo hanno scelto gli argentini e va bene. Ma se la cortesia che l'ospite deve al padrone di casa non c'entra con l'adesione di Meloni al patto della Casa Rosada, allora bisogna discuterne seriamente.

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