Al ritorno dalla pausa estiva il governo ritrova sul tavolo due dossier importanti a cui deve lavorare: la scelta del candidato italiano come Commissario Europeo e la prossima legge finanziaria. Per quanto riguarda il nome da dare alla Commissione UE, in realtà, sono settimane che si parla di Raffaele Fitto. Manca però l'ufficialità, e la scadenza è alla fine di questa settimana. Ciò che resta da chiarire è a chi affidare le deleghe ora nelle mani del ministro: prima fra tutte quella della gestione del PNRR. Se ne potrà parlare nel CDM di questa settimana e nella riunione prevista tra Meloni, Tajani e Salvini. Questi ultimi protagonisti negli ultimi giorni di un acceso batte e risposta a proposito dello Ius Scholae. Ma a placare le polemiche è lo stesso leader di Forza Italia che, pur rivendicando la propria posizione al centro e la propria apertura sul tema della cittadinanza, chiarisce: noi non andremo mai al governo con 5 Stelle o PD. Io voglio far vincere il centro-destra occupando lo spazio tra Meloni e Schlein. Le opposizioni però non vogliono che il dibattito sullo Ius Scholae sia stato solo una "proposta balneare". Lo ha detto il PD, lo ribadisce Maiorino, responsabile dei diritti dei 5 Stelle: "Vogliamo credere che Forza Italia abbia fatto una proposta seria. Per questo nella prima capigruppo utile al Senato chiederemo la calendarizzazione della proposta di legge sullo Ius Scholae", annuncia. Ma se su questo punto le opposizioni vanno d'accordo, manca l'intesa ancora sulle alleanze. Un accordo con Renzi non piace ai 5 Stelle e nemmeno ad alcuni Dem, anche se il presidente Bonaccini invita ad evitare veti sui nomi. Il primo banco di prova si avvicina: le prossime elezioni regionali in Liguria, in autunno.