La scelta di Draghi, si delinea l'agenda politica

10 feb 2021
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Più che un'agenda chiusa è una cornice che comincia a riempirsi di contenuti, annotazioni, punti fermi, aggiornamenti, un mix di provvedimenti di emergenza e di interventi più strutturali. Il programma vero e proprio del Governo Draghi si conoscerà in dettaglio solo nel primo discorso davanti al Parlamento, in occasione del voto di fiducia, ma intanto possiamo provare a inquadrare alcuni assi portanti, ci saranno le linee di 3 riforme fondamentali, quella della giustizia troppo lenta, quella della pubblica amministrazione poco efficiente e poco digitale, quella del fisco in senso progressivo. Quindi niente flat tax e con un sistema che aggredisca l'evasione e l'elusione fiscale. Sono punti tassativi, sono nell'ossatura del piano Next generation you, così come inteso dalla Commissione europea. Nell'immediato, però, le priorità indicate dal Presidente incaricato ai suoi interlocutori sono la scuola, la ripresa economica e il sostegno a un piano per il lavoro, nonché l'accelerazione del piano di vaccinazione di massa. Draghi ha voluto insistere sul fatto che sarà difficile immaginare una ripartenza rapida dell'economia, quindi bisognerà prepararsi con azioni ad hoc, investimenti su cui puntare e non più risorse a fondo perduto, riapertura dei cantieri e il rilancio dei settori delle infrastrutture e del turismo, sostegno alle imprese legato a sua volta a quello delle banche. Riguardo alle urgenze dettate dalla pandemia, accelerare e intensificare la campagna di vaccinazione rimodulando anche la scala delle priorità, inserendo ad esempio il personale scolastico docenti, assistenti, in primis, nelle categorie da vaccinare prima e visto che il tema Education è una stella polare dll'ex Presidente della banca centrale europea, l'ipotesi è quella di recuperare a giugno le settimane di scuola perdute alla fine dello scorso anno, attraverso una rimodulazione del calendario scolastico, oltre che prevenire il problema delle cattedre vaganti con l'assunzione di nuovi docenti. Insomma, il frame di SuperMario, somiglia molto poco a un videogioco, e sempre più a un algoritmo equilibrato, a un sistema di ricette per affrontare, come ha detto lo stesso Draghi, dopo aver accettato l'incarico, tutte le sfide che ci confrontano.

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