Il cambiamento portato in Italia può arrivare anche in Europa. Giorgia Meloni sceglie Piazza del Popolo la stessa in cui chiuse la campagna del 2022 per chiedere di essere votata ancora una volta. Qui abbiamo fatto la storia attacca la leader di Fratelli d'Italia ponendo fine ai governi di Palazzo ed esecutivi Arcobaleno. Ringrazia Salvini e Tajani, si dice certa della stabilità del proprio governo e attacca a ripetizione PD e Movimento 5 Stelle. Faranno di tutto per impedirci di cambiare il paese ma noi siamo dalla parte giusta; si scaglia contro gli attacchi che le vengono riservati, chiama in causa la segretaria del PD e la narrazione del mostro da combattere accusandola di dare alibi agli estremisti. "Elly, è una domanda semplice: condividi sì o no che io non sia una leader democratica? Voi fornite alibi agli estremisti per avvelenare le nostre democrazie con l'odio politico e vi presentate pure come forze responsabili". Non va a braccio ed usa il il Gobbo, ma non per questo i toni sono meno accesi contro il livore degli avversari. La democrazia per loro c'è solo se comandano. Il caso De Luca lo dimostra: se un uomo di sinistra attacca una donna di destra quella donna non va difesa. La piazza si esalta tra centinaia di bandiere di partito e tricolori, per tutti un cappellino con scritto orgoglio italiano. E mentre ringrazia per il pieno di energia spiega che ora è il momento di alzare la posta. "Noi siamo ad un punto di svolta ed è come se fosse una sorta di referendum tra due visioni opposte di Europa. Da una parte, l'Europa ideologica centralinista nichilista sempre più tecnogratica sempre meno democratica, dall'altra, la nostra Europa concreta coraggiosa fiera che non dimentica le sue radici perché definiscono chi siamo nel tempo. Definiscono che siamo nello spazio". L'appello al voto è un elenco di cose da cambiare: migranti, economia, Green Deal ma è soprattutto un appello ad andare a votare. Non voltatevi dall'altra parte questo voto è un punto di svolta, un appuntamento che non si può mancare.