Anche Mario Draghi dovrà incassare il lasciapassare di Rosseau, come nella tradizione grillina, la decisione sull'eventuale supporto al Governo dell'ex presidente della BCE sarà affidata al voto degli iscritti della piattaforma, da sempre espressione della democrazia diretta pentastellata. L'annuncio viene pubblicato a sorpresa dal blog e l'appuntamento è per il 10 e l' 11 febbraio. - Domani ascolteremo le proposte del presidente Draghi che conosce le nostre priorità, come la difesa del reddito di cittadinanza, la giustizia e una politica industriale con vocazione ambientalista. Poi, come abbiamo fatto anche per la formazione dei governi precedenti, daremo la parola ai nostri iscritti. L'ex premier Giuseppe Conte fa prevalere le ragioni del si a Draghi, anche se ritiene comprensibili le perplessità dei 5 Stelle, ma ribadisce che è questo il momento di restare compatti e concentrarsi sul bene del Paese. Se lui avrebbe già escluso un suo ingresso nel nuovo Governo, oltre che la candidatura a Sindaco di Roma, la lega candida invece Matteo Salvini a un ruolo di ministro, le ragioni della conversione europeista vanno ricercate anche nella richiesta di tregua invocata dal Quirinale. Quella che nascerà a livello nazionale, se nascerà, perchè vedo che altri fanno i capricci, mettono veti e hanno dubbi. Noi abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo, il bene del Paese viene prima dell'interesse di partito. Che nel Carroccio i tempi siano cambiati lo dimostra il fatto che i parlamentari europei che si astennero in Commissione sul recovery fund ai tempi del Governo Conte, potrebbero votare sì nelle prossime ore dopo l'incontro con l'ex banchiere centrale. Il PD si prepara a sollecitare l'attenzione di Draghi sul piano occupazionale per le donne e sul voto di Rosseau dal Nazareno non vogliono interferire. - Ogni forza politica decida al suo interno le modalità con cui assumere le decisioni. E tuttavia io credo che la discussione dentro i 5 stelle vada rispettata. - Per forza Italia è inutile perdere tempo sul totonomine. "Noi abbiamo chiesto al premier incaricato un Governo politico tecnico per avere i migliori della società civile e politica. A noi", avverte Antonio Tajani, "interessa soprattutto che vanno usati bene i fondi del recovery". I gruppi più piccoli, dopo aver incontrato il premier incaricato, hanno ribadito il loro sostegno e fanno sapere che Draghi è concentrato sulle riforme del fisco, della pubblica amministrazione, della giustizia. Emma Bonino di più Europa, annuncia che se fosse chiamata a fare il ministro, non si tirerebbe indietro.