Forse è il contrario del Gattopardo: niente deve cambiare perché tutto cambi. Mattarella resta al Quirinale, Draghi resta Presidente del Consiglio continuità è stabilita, lo chiede l'Europa, il G20, il Covid. Però molto è cambiato nelle ultime ore decisive. Il Centrodestra non c'è più, non come l'Italia lo conosceva almeno, Fratelli d'Italia resta all'opposizione sola come prima ma forse più in grado di prima di essere premiata, per questo, da un consenso crescente. La Lega dovrà fare i conti con una prova del suo capo nei panni di king maker che i più considerano a dir poco insoddisfacente e soprattutto con la scelta più importante, urgente la sua collocazione politica. Se voglia contendere alla Meloni l'elettorato più a destra o piuttosto essere il partito dei produttori, soprattutto del Nord a un passo dalla versione italiana della maggioranza Ursula e quindi in Europa del Partito Popolare. Questo è il problema. Forza Italia pare aver scelto. Gli azzurri hanno iniziato con gli alleati e finito dichiaratamente da soli. Anzi no, sempre più insieme a quel plotone di ex che chiamiamo "galassia centrista". Vicinissimo, a un passo, ci sono Matteo Renzi e i suoi, non lontano il PD di Letta. Lo ha detto il Segretario del PD, la riunione di maggioranza che ha dato via libera al secondo mandato di Mattarella l'ho decisa con Forza Italia, e ha aggiunto che non si tratta di un particolare di seconda importanza. Torna in mente lo stesso nome: Ursula. A proposito di campo largo il Centrosinistra pare avere meno problemi e in questo momento è vero. È vero anche per il passato, in quell'area politica si sono formate le esperienze di Mattarella ma anche di Giuliano Amato che nelle stesse ore arriva alla Presidenza della Corte Costituzionale. Le riserve della Repubblica continuano ad arrivare da quell'area e non è necessariamente un bene. Però Letta i suoi problemi ce li ha, il nome di Mattarella è appena in grado di nascondere come la sua prima scelta, Mario Draghi, era osteggiata da parecchi nomi e importanti all'interno del PD. Poi ci sono Conte e i 5 Stelle che sono un problema per Letta e un problema in sé. Ci sono i 5 Stelle con Conte, ci sono i 5 Stelle con Di Maio sono almeno 10 le stelle. La legislatura continua, ed era l'obiettivo dichiarato dei gruppi parlamentari una volta noti come grillini. Il Parlamento saggio ha eletto Mattarella e ascoltato il suo istinto di sopravvivenza.