Si vota il 25 Settembre. Le Camere sono state sciolte dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, "Sempre l'ultima scelta da fare", ha detto con tono severo, il Capo dello Stato. Ma in questo caso l'unica. "Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultima scelta da compiere particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere, vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento, nell'interesse del nostro Paese". Il Presidente non si è limitato a ratificare la fine del Governo e l'avvio delle procedure per le elezioni ma ha indicato un perimetro d'azione ben oltre gli affari correnti per Mario Draghi: inflazione, crisi economica e sociale, guerra in Ucraina, pandemia e, con importanza decisiva, l'attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza nei tempi giusti, confidando, ha scandito nella collaborazione di tutti i partiti. "Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause degli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e in particolare dell'aumento dell'inflazione che è causata soprattutto dal costo dell'energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese". Mario Draghi ha poi riunito il Consiglio dei Ministri che ha fissato la data delle elezioni per il 25 di settembre, ma non solo. "Al lavoro", ha detto il Premier dimissionario ringraziando i suoi Ministri, per i saluti ci sarà tempo. E' il finale, questo, di una vicenda lacerante che all'alba delle dimissioni la Camera trasforma in una standing ovation, quando Draghi si presenta per una comunicazione secca e si trova di fronte ad un'aula in piedi. "Prima di tutto grazie". Si commuove anche Draghi e forse per driblare l'emozione, usa l'ironia: "Certe volte anche il cuore dei Banchieri Centrali viene usato qualche volta, ma grazie per questo, grazie per tutto il lavoro fatto insieme in questo periodo".