Meeting, scontro Letta-Salvini su Lamorgese e Durigon. VIDEO

24 ago 2021
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Divisi ma riuniti, arrivano uno dopo l'altro leader e segretari di partito per partecipare al meeting di Rimini, per la prima volta tutti insieme sullo stesso palco governo e opposizione ma l'equilibrio è fragile tra le forze politiche e anche all'interno della stessa maggioranza tanti i temi e i motivi di divisione, a cominciare dal pensiero sul dramma di Kabul, sull'approccio concreto e diplomatico nei confronti del caos afgano. "Non sono d'accordo rispettosamente con l'avvocato Conte perché io il dialogo coi terroristi islamici non lo concepisco per principio e non li legittimo. Certo le ultime immagini, le ultime notizie non depongono verso un cambiamento del loro atteggiamento però attenzione non abbiamo alternative se non quella di creare, nell'ambito della comunità internazionale, un atteggiamento compatto che astringa al dialogo e cerchi, tenti almeno di astringere al dialogo con i talebani." "C'è poi il fronte immigrazione con l'attacco frontale del Carroccio al Ministro Lamorgese mentre altre forze di maggioranza vogliono un passo indietro del sottosegretario leghista Durigon. A difesa del Viminale il segretario del PD che poi insiste proprio su Durigon. "Io credo che sia incompatibile l'apologia del Fascismo con la presenza dentro questo governo, è incompatibile con la nostra Costituzione a maggior ragione dentro questo governo." Chiede di evitare scontri personali il vice presidente di Forza Italia Tajani. "Siamo contrari alle sfiducie individuali poi si possono fare dichiarazioni inopportuno, dichiarazioni inopportune. Perdere troppo tempo in battaglie politiche interne non va bene." Ma non c'è solo questo anche su vaccini e Green Pass le posizioni sono differenti. No all'obbligo delle somministrazioni sì alla certificazione per Maurizio Lupi Noi per l'Italia. Il vaccino obbligatorio non sia un tabù spiega da Italia Viva Ettore Rosato. Posizione simile a quella del Ministro azzurro Gelmini, non di certo a quella della leader di Fratelli d'Italia Meloni che chiede all'esecutivo di assumersi le sue responsabilità e di attivarsi per le riaperture e che insieme a Salvini boccia senza se e senza ma il reddito di cittadinanza, definito devastante per i giovani, ma sul quale l'ex premier Conte continua a puntare. Va affinato dice ma una cintura di protezione sociale serve. All'orizzonte ci sono proposte e provvedimenti come contrasto alle delocalizzazioni ius soli, Ddl Zan, ritorno a scuola e riforme che preannunciano un autunno non facile.

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