C'è già chi non esita definirlo il vertice più importante degli ultimi anni. Di sicuro l'avvio del settantacinquesimo summit NATO rappresenta per l'alleanza atlantica l'ennesima sfida per evitare che sostegno attorno a Kiev si frantumi tra voglie di riabilitazione di Putin e richieste di negoziati a prescindere. Giorgia Meloni sarà a Washington da lunedì a giovedì, con lei il Ministro degli Esteri Tajani, della Difesa Crosetto, ma anche i Presidenti di Camera e Senato. L'Italia si presenta priva delle instabilità politiche che accompagnano la Francia ma anche gli Stati Uniti, con le incertezze ancora legate intorno a Biden. Ma nonostante questo dovrà ancora una volta rimarcare che non ci saranno scostamenti rispetto alla linea da sempre tenuta, nonostante i distinguo crescenti della Lega. Sullo sfondo per il nostro Paese resta poi il nodo della contribuzione economica, che sale lentamente. L'impegno a raggiungere i target verrà nuovamente riconfermato, unitamente però alla richiesta di Giorgia Meloni che la NATO in Europa si occupi anche del vicinato meridionale, per evitare che Putin aumenti ancora di più l'influenza sull'Africa. Sarà nominato un rappresentante speciale per il Sud ma da definire ci sono poteri e interventi. Al tavolo si siederanno anche i paesi del Baltico, senza dimenticare il debutto del nuovo Premier britannico Starmer. Su un punto tutti sono d'accordo: Evitare che il summit di Washington, causa instabilità di molti governi di riduca ad un mero evento celebrativo.