Italia e Francia sono in rotta di collisione. Sui migranti, sulla vicenda dell'Ocean Viking, si consuma infatti uno strappo che rischia di allargarsi a livello europeo. Sì, perchè la Francia, dopo aver autorizzato lo sbarco a Tolone della nave della ONG rifiutata dall'Italia, ha chiesto a tutti i Paesi europei coinvolti di annullare gli accordi sui ricollocamenti dei profughi sbarcati nel nostro Paese, tuonando contro l'Italia: «sarete voi a rimetterci». Emmanuel Macron starebbe infatti già pensando a misure di ritorsione politica, a cominciare da 500 agenti in più alla frontiera. Una reazione che il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, da Amsterdam, commenta così. "La reazione della Francia mi è sembrata francamente un po' sproporzionata rispetto alla vicenda, perché noi abbiamo 90.000 immigrati, l'accordo era quello di avere da parte gli altri Paesi una distribuzione di 8.000 persone e ne sono state ridistribuite, in Europa, 117. Quindi non è stato fatto molto da parte degli altri Paesi". «Incomprensibile» la definisce invece il Ministro dell'Interno Piantedosi. Salvini, telegrafico, commenta con un «solidarietà europea» la decisione della Francia di cancellare gli accordi. Le opposizioni attaccano il Governo, reo secondo il PD di indebolire ed isolare l'Italia. "Continuare a fare a pugni, oggi con la Francia domani con la Germania e chissà poi con chi, non serve a nulla, perché significa semplicemente isolare il nostro Paese. Viceversa noi crediamo che l'Europa se ne debba certo far carico, lo ricordava prima Agnese Pini. Significa anche, ad esempio, non dare i soldi all'Ungheria quando non vuole i migranti e quando costruisce muri". Per il leader 5 Stelle Giuseppe Conte, il modo migliore per difendere l'interesse nazionale è rendere Europea l'emergenza, e non solo una questione del singolo Paese. I numeri dicono che le intese per i ricollocamenti non hanno funzionato molto bene fino ad ora: 13 Paesi europei -ricorda Piantedosi- si sono impegnati a ricollocare complessivamente circa 8.000 persone, meno di un decimo dei 90.000 arrivati in Italia. Finora ne sono state ricollocate in tutto 117, di cui 38 in Francia.