A Francia e Germania, che non accolgono più migranti dall'Italia, Giorgia Meloni risponde con un sorriso mezzo abbozzato, tipico di chi non è sorpreso. Ma il tema per il Governo non è il mancato aiuto di Parigi o Berlino, l'accoglienza è sempre stata su base volontaria, sempre assestata su numeri bassi, per non dire bassissimi. Il nodo vero è fermare gli arrivi, e su questo, taglia corto Meloni, non vedo risposte concrete dall'Unione Europea. Il problema, insomma, è a Bruxelles, che oggi chiama in campo ancora una volta Mario Draghi per preparare un rapporto sulla competitività. Ben venga dice la Presidente del Consiglio, è una figura autorevole, non è una mossa contro l'Esecutivo, e presumo che in un ruolo del genere si possa avere un occhio di riguardo per la propria Nazione, quello che non avrebbe avuto Paolo Gentiloni. Non voglio litigare, spiega, ma da lui ho visto un approccio più critico che collaborativo, e numerose interviste per redarguire il Governo. Un po' come per Ita-Lufthansa, ci hanno chiesto una soluzione, l'abbiamo trovata, ora si perde tempo e non si capisce il perché. Considerazioni che per la Meloni non significano aprire uno scontro in Europa, ma semplicemente difendere gli interessi italiani, vale anche per le scelte interne. Su Caivano non mi faccio intimidire, le stese della camorra non mi spaventano. Rivendica la tassazione degli extraprofitti delle banche, potranno esserci modifiche della norma, ma solo mantenendo i saldi invariati. La manovra aiuterà redditi bassi e famiglie, e nega che la sanità ne esca con le ossa rotte, bisogna evitare il raffronto con gli stanziamenti in tempi di Covid, e soprattutto vedere come il sistema spende le risorse. Esattamente come il superbonus di Conte, 140 miliardi di costi, come 4-5 manovre. Sul fronte politico annuncia che la riforma costituzionale è pronta, si vira sull'elezione diretta del Premier, l'auspicio è che vi possa essere un'ampia convergenza. Scherza sul ponte di Messina, ma dice che questa volta verrà fatto. In coalizione, non ci sono divergenze, è giusto che ogni partito valorizzi la propria specificità, ma confido che tutti capiscano il limite da non superare.