In attesa dei nuovi provvedimenti sull'immigrazione, annunciati dal Presidente del Consiglio, la partita si sposta a livello comunitario. L'appuntamento è lunedì a Bruxelles sul tavolo del Consiglio degli Affari Esteri. Il Capo del Governo italiano chiede una soluzione comune dell'Unione, dicendosi: "Colpita dalla reazione incomprensibile e dalle parole aggressive del Governo francese". Convinta di muoversi all'interno degli accordi stipulati, "Non è scritto in nessun accordo" ricorda, "che l'Italia debba essere l'unico porto di accesso per le navi delle Ong". Se Parigi replica: "Si è rotta la fiducia" e rafforza la frontiera di Ventimiglia, Berlino, con l'ambasciatore tedesco, conferma via Twitter che accoglierà 3500 migranti e rispetterà gli impegni finchè lo farà l'Italia. Nel braccio di ferro in corso la Commissione Europea cerca di mediare, annunciando un piano d'azione con iniziative concrete per l'intera rotta del Mediterraneo centrale, al fine di disinnescare le tensioni. Nella questione interviene anche l'ex Ministro dell'Interno Minniti: "L'immigrazione non può essere affrontata in maniera emergenziale, è un fenomeno che si intensificherà nel tempo, bisogna governarlo. Priorità è chiedere e ottenere dall'Europa un piano di investimenti per stabilizzare il Nordafrica". E un ex Ministro degli Esteri come Emma Bonino commenta: "Lo scontro Francia-Italia è incomprensibile, non è un bel vedere. Una politica dei migranti non c'è, né ci può essere, perché gli Stati membri si sono tenuti gelosamente i dossier nelle loro mani e la Commissione Europea non ha competenza in materia". Per Calenda "la gestione Piantedosi" è il remake di quello che fece Salvini, una sceneggiata sulla pelle dei naufraghi. Il Ministro dell'Interno Piantedosi è atteso in Parlamento per un'informativa urgente mercoledì.























