La giustizia italiana va cambiata in modo quasi radicale e noi ci stiamo provando. Uno di questi paradossi è che si entra in prigione facilmente quando si è presunti innocenti, prima della condanna definitiva, e poi si esce dopo la condanna quando si è colpevoli conclamati. È qui che noi dobbiamo incidere. È qui, ripeto, quello che scrivo da 25 anni, cioè che è una giustizia malata che va riformata in radice nonostante le spinte, anzi le resistenze conservatrici di molti, a cominciare dall'ANM alla quale va tutto il mio rispetto però, con altrettanto rispetto, rispondiamo che le leggi le fa il Parlamento e non le può fare l'ANM.