Penso che bisogna fare attenzione nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Perché io sono anni che tento di spiegare che alcune, diciamo, tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno, diciamo, caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammessi alle gare femminili. E non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete di poter competere ad armi pari. Quindi non ero d'accordo con la scelta nel 2021, non sono d'accordo con la scelta oggi. E in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, conta anche la testa, conta anche il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. Questa, dal mio punto di vista, non era una gara pari.