È un'altra possibilità che si dà al Senato per sanare una ferita di quell'orribile applauso del 27 ottobre scorso. Noi ripresentiamo il testo approvato a larga maggioranza alla Camera. Abbiamo sempre dato la disponibilità per eventuali modifiche purché non si escluda dalla tutela della protezione delle persone o delle categorie sociali.