Ho lanciato di recente un appello alle massime istituzioni della nostra Repubblica. Siccome è un momento eccezionale, tutti diciamo che siamo in guerra, siccome la nostra Costituzione non prevede situazioni di eccezionalità e poiché noi stiamo erodendo, toccando, limitando alcuni diritti fondamentali che fino a ieri avremmo detto: non negoziabili, fissati dalla Costituzione. Io credo che occorra un dibattito politico molto importante, molto sostenuto, molto meditato in Parlamento. Per questo raccomando che il Parlamento non sia chiuso, dove “aperto” non significa soltanto con le porte aperte, ma aperta l’Aula, aperto il dibattito politico, aperta l'attività legislativa, aperta l'attività di controllo e lì un’assunzione di responsabilità, perché anche se la Costituzione italiana è muta su questo punto, almeno i cittadini italiani, tramite un dibattito parlamentare, possono sapere chi è che li sta guidando in questo momento.