L'autonomia, l'economia e la difesa dei confini: l'edizione 2024 di Pontida poggia su questi tre pilastri che sono stati lo slogan corale degli ospiti italiani e internazionali interventi sul palco. "L'autonomia innanzitutto, è legge dello Stato, indietro non si torna" dice Salvini dal palco accanto al Ministro Calderoli e al Governatore del Veneto Zaia. E poi la difesa dei confini, altro cavallo di battaglia leghista e il processo Open Arms. "Qualora ci fosse un giudice che approvasse la condanna a sei anni di carcere in terzo grado di giudizio io varcherei le porte di quel carcere a testa alta. Processano una persona che ha fatto il suo dovere, non possono processare un intero popolo". A sostegno del leader leghista nella battaglia per la difesa dei confini sono arrivati i leader dei Patrioti in Europa. Chiusa la polemica per gli insulti dei giovani padani a Tajani, Salvini ha però ribadito come quello della cittadinanza non sia una priorità, né ha mostrato apertura alla proposta di Forza Italia. "L'idea della Lega è di ringraziare ragazze e ragazzi che sono arrivati da lontano e sono qua perfettamente integrate, ma la priorità per la Lega e per l'Italia dovrà essere semmai quella di poter revocare la cittadinanza agli stranieri che delinquono in casa vostra". Capigruppo, governatori, ministri si alternano sul palco. Il più atteso è il Ministro dell'Economia impegnato nella manovra che è tornato sul concetto di sacrifici che tanti ha messo in agitazione. "Chi è pratico di Pontida sa che noi siamo figli di Pontida. Sa che noi siamo dalla parte della gente che lavora, che produce e che oggi fa sacrifici. Dovete sapere che oggi il Ministro delle Finanze e dell'Economia non è un banchiere, un professore, non lo so, è un figlio di un pescatore e di una operaia tessile. So distinguere chi fa sacrifici e chi li può fare". Applausi anche per il recordman di preferenze alle europee Roberto Vannacci alla sua prima Pontida. Il generale dal palco ha smentito che la sua permanenza nella Lega sia temporanea. "Non li sentite questi signori? Tanto Vannacci se ne va. Vannacci prende il taxi, Vannacci usa la Lega come se fosse un pulmino. No signori sono qua. Io ancora ci credo nella parola data e nell'onore".