La proposta sul salario minimo va immediatamente in aula, senza voto in Commissione Lavoro. A Montecitorio si discuterà sul testo base presentato dall'opposizione. La maggioranza, insomma, ha preso tempo. PD, Movimento 5 Stelle, Azione e Sinistra, ritengono questo un primo piccolo passo. Sul salario minimo il dialogo procede, però, tra il filo spinato della diffidenza reciproca, perché l'emendamento che sopprime la proposta presentata da tutte le opposizioni ad eccezione di Italia Viva, rimane, non è stato ritirato, ma per il momento solo accantonato. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce la volontà di dialogo mentre Forza Italia ha presentato una proposta alternativa. I contratti pirata si superano applicando la contrattazione collettiva, dove ora non c'è. "Abbiamo deciso di presentare una proposta di legge. Noi riteniamo che il modo migliore per cercare di dare salari ricchi ai dipendenti sia quello di utilizzare la contrattazione collettiva. Questo è un percorso che si inizia e che è accompagnato dal taglio del cuneo fiscale". Nell'opposizione, soprattutto Movimento 5 Stelle e PD, alzano la voce, definire slogan la proposta unitaria delle opposizioni, eccezion fatta per Italia Viva, è uno schiaffo ai lavoratori, dicono Conte e Schlein. "Presidente Meloni, il salario minimo non è uno slogan, è una misura necessaria a quasi 4 milioni di lavoratrici e lavoratori che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera, e portano a casa 3, 4 euro lordi l'ora. Dobbiamo restituire loro dignità e dobbiamo farlo subito. Non dobbiamo prenderli in giro. Salario minimo subito". Intanto, Carlo Calenda, rivela che ci sono stati dei contatti con la Presidente del Consiglio. Credo, afferma, che si vada verso un incontro la prossima settimana.