Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la presidenza di questo "tempio della democrazia" che è il Senato della Repubblica. Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è impossibile per me non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciar vuoto il suo banco della scuola elementare e che quella stessa oggi si trova, per uno strano destino, addirittura sul banco più prestigioso del Senato.























