Si fa più concreta la possibilità di togliere il numero chiuso alle facoltà di medicina, il comitato ristretto della commissione istruzione del Senato ha dato infatti il via libera, praticamente all'unanimità, al testo base che ora potrà proseguire il percorso per diventare legge. Non prima, si prevede dell'anno scolastico 2025/2026. La riforma prevede la possibilità di iscriversi liberamente al primo semestre di medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria, senza passare attraverso un test, poi per l'ammissione al secondo semestre servirà superare alcune materie di base ancora da individuare. Nel caso di mancato superamento di questi esami verranno riconosciuti crediti formativi utili per poter cambiare facoltà. Si dice nettamente contrario alla riforma il presidente della federazione nazionale degli ordini dei medici, che pure da anni denuncia la grave mancanza di personale in ospedali e ambulatori. Filippo Anelli parla di un rischio di ritrovarsi, tra 10 anni, con una pletora di laureati che resteranno disoccupati e propone di anticipare il primo semestre di medicina nei mesi precedenti l'anno accademico, in modo da preparare i ragazzi e poi stilare una graduatoria d'accesso. Di altro avviso la ministra dell'università Bernini, che parla di una riforma strutturata, basata su trasparenza, equità e merito per la preparazione di almeno 30mila futuri nuovi medici nei prossimi anni. Soddisfazione arriva anche da Fratelli d'Italia e dalla Lega, il segretario vicepremier Salvini la definisce una storica battaglia del suo partito. Più perplesso il PD che pur condividendo la necessità del superamento del numero chiuso, definisce il testo base approvato dalla Commissione troppo vago e annuncia emendamenti.