Lago di Garda e non solo. Tanti i bacini e fiumi in secca. Lo spettro della mancanza di acqua potabile e di una stagione estiva che si annuncia difficile, preoccupa. E il governo si muove per cercare un intervento immediato: un decreto legge complessivo e sull'emergenza siccità, che prevederà un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri competenti, ma anche tutta una serie di semplificazione delle procedure per gli interventi necessari. Azioni e iniziative previste dal tavolo tecnico che si è tenuto a Palazzo Chigi presieduto dalla Premier Meloni, con i Ministr: Salvini, Fitto, Pichetto Fratin, Calderoli, Musumeci e Lollobrigida, che durante il "question time" alla Camera, ha rimarcato come sia urgente procedere a una razionalizzazione della governance dell'acqua, per snellire gli innumerevoli passaggi da una scrivania all'altra dei tanti enti esistenti. Ministro dell'Agricoltura che parla di emergenza strutturale degli ultimi 20 anni e di necessità di soluzioni definitive. "Serve efficientare gli acquedotti, nei quale c'è una dispersione idrica che arriva quasi al 50% in termini di perdita. È indispensabile elaborare un piano per la realizzazione di invasi e bacini, e farlo in maniera rapida, semplificando le norme per realizzarle. È questa la problematica maggiore. Così come, voglio però ricordare che esistono ingenti risorse. Abbiamo a disposizione quasi 8 miliardi." Insomma un piano idrico straordinario nazionale di intesa con Regioni ed enti territoriali. L'obiettivo è quello di individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie e avviare una campagna di sensibilizzazione sull'uso responsabile della risorsa idrica. Per il PD servono risposte concrete soprattutto per tutelare il settore agricolo. "Ci dispiace - dicono i Dem - si sia perso già troppo tempo.".