Sindacati chiedono 3 MLD per scuola, Azzolina: ore decisive

14 apr 2020
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3 miliardi per la scuola, per l'edilizia, la sicurezza, la tecnologia, i docenti e il personale amministrativo. Il vero esame per il Governo è questo. Questa, infatti, è la domanda da parte dei sindacati, che intanto hanno detto no ad un incontro con il ministro Azzolina per ricevere comunicazioni sui bandi di concorso. Serve un confronto politico a tutto tondo - dicono CGIL, CISL e UIL - dopo l'emergenza va pianificata la transizione verso gli esami e la riapertura, prevista, forse, in settembre. “Abbiamo chiesto un incontro politico alla ministra. L'incontro ci permetterà di discutere della fine di quest'anno scolastico, degli esami di maturità, della valutazione e anche di tutte le procedure che probabilmente potrebbero essere contenute in un provvedimento normativo ad hoc per la scuola. E poi c'è l'avvio dell'anno scolastico. E' fondamentale garantire che ci sia il pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza così come sono stati sottoscritti tra Governo e sindacati. Noi abbiamo bisogno di rassicurare le famiglie, questo è il nostro spirito”. Se sui banchi si tornasse a settembre, il Presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, non sarebbe a favore di un rientro graduale. A scuola o si torna o no - dice - la scuola non è come una fabbrica. Sul tavolo anche il tema, finora sottovalutato, della scuola dell'infanzia e primaria. Come si farà a tenere bimbi dai 3 ai 10 anni al riparo dal virus in delle classi e in delle strutture dove il distanziamento sociale sarà difficile da perseguire? Anche nella maggioranza c'è chi preme per un investimento forte nel sistema educativo. “Io penso che si dovranno fare tutti gli sforzi possibili per tornare in classe, anche perché la didattica a distanza che abbiamo sperimentato in questi mesi è sicuramente meglio di nulla, ma, come si è visto, non riesce a coprire tutte le situazioni che ci sono in giro per l'Italia. Bisognerà, quindi, provare a tornare in classe magari anche immaginando dei sistemi misti, sistemi di turnazione, vedremo, ne ragioneremo, naturalmente sapendo che però questo va fatto in una condizione di totale sicurezza, totale sicurezza per tutti, per i ragazzi ovviamente, ma anche per gli insegnanti, per il personale ATA, per tutti quelli, ovviamente, che dovranno tornare a scuola”. Intanto il ministro Azzolina propone al Parlamento di intervenire per risolvere la questione delle graduatorie. Con un voto si potrebbe saltare un po' di burocrazia. Ma è il quadro complessivo che va delineato. Il Ministero è già al lavoro sulla fase 2. Fonti vicine al ministro fanno sapere che le prossime ore saranno decisive per disegnare il prossimo anno scolastico e che serviranno fondi per ripartire. 3 miliardi è la domanda. Vedremo quanto si è disposti a spendere per tutelare il diritto allo studio.

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