Il Governo italiano ha confermato con una lettera a Bruxelles gli impegni presi sulla TAV, quindi, che i bandi e i lavori andranno avanti. Non tutto il Governo però, perché, seppure il Presidente del Consiglio indicato dai 5 Stelle Giuseppe Conte, aveva anticipato giorni fa questa linea, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, il Cinquestelle Danilo Toninelli non ha firmato questa lettera che è siglata da un dirigente del suo dicastero. E il vicepresidente del Consiglio e capo politico dei 5 stelle Di Maio, rilancia con forza adesso la linea no TAV, pubblicando sul suo FB un post dal blog sulla mozione che il movimento ha presentato in Senato che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione della TAV e che dice no a un'opera dannosa, no un altro regalo a Macron. La Lega replica in poco più di un quarto d'ora: "chi dice no alla TAV è fuori dal mondo e l'unico regalo a Macron lo hanno fatto 5 stelle e PD, votando la Presidente della Commissione Europea decisa a Parigi e Berlino. Arriva subito la controreplica che invece sostiene ci sia un asse PD Lega Berlusconi, che ora sta venendo di nuovo allo scoperto. Cosa succederà quindi? Se si arriverà a un voto in Parlamento non ci sono i numeri perché la mozione dei 5 Stelle possa avere probabilità di successo. Ma il caso politico che si riapre è grosso, perché la frattura nella maggioranza sarà certificata anche dal voto parlamentare e nel frattempo, come è già evidente, gli scambi di accuse reciproci potranno salire ancora di tono mentre dall'opposizione, il PD e Forza Italia attaccano e parlano di un Toninelli di fatto commissariato, che dovrebbe lasciare la sua poltrona.