É in occasione della Festa della donna che al Quirinale il Capo dello Stato interviene sulla crisi Ucraina e lo fa con parole che colpiscono per la forza del tono. Il primo accenno e ringraziamento è alle donne ucraine così presenti anche nel nostro Paese e poi il richiamo alle coscienze di tutti. "La nostra responsabilità di cittadini, di europei ci chiama oggi a un impegno più forte per la pace perché si ritirino le forze di occupazione, l'indifferenza di fronte all'arbitrio, alla sopraffazione, è uno dei mali peggiori." Il conflitto viene definito inqualificabile e l'aggressione russa all'Ucraina crudele e cinica, non è tollerabile e neanche dovrebbe essere concepibile, dice Mattarella, che qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati, pretendendo che Stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai Paesi più vicini e in caso contrario di aggredirli con la violenza delle armi. "Va fermato, subito, con decisione, questo ritorno all'indietro della storia e della civiltà. Opporsi oggi a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi, potrebbe provocare dei costi, all'economia dei Paesi che vi si oppongono ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata, adesso." Commosso il pensiero per le sue compatriote di Oksana Lyniv che dirige l'orchestra del teatro comunale di Bologna. "Un grande grazie e ringraziare le donne che adesso stanno aiutando in Ucraina, stanno aiutando i soldati, alcuni stanno preparando il cibo e anche danno assistenza medica e anche alle madri che stanno partorendo in questo periodo così drammatico." Il ministro Bonetti ricorda le donne morte sul lavoro, quelle uccise dagli uomini, quelle che eccellono in tutti i campi come le atlete italiane e le ucraine che definisce sorelle. "Così coraggiose, cui voglio dire: noi siamo con voi.".