Sì d'ora in poi è possibile ricevere via PEC tutte le comunicazioni che arrivano dalla Pubblica Amministrazione. Per intenderci, tutte le raccomandate che venivano recapitate a casa dal postino, ci venivano fatte firmare, ora sono consultabili anche, appunto, via PEC. O almeno, lo saranno per coloro che attiveranno l'INAD, l'Indice Nazionale dei Domicili Digitali, che è attivo dal 6 giugno, ma è operativo dal 6 luglio. Che cosa bisogna fare per attivarlo, basta iscriversi tramite il sito ufficiale e bisogna essere in possesso o dello SPID, o la Carta d'Identità Elettronica, oppure la Carta Nazionale dei Servizi. E poi, condizione necessaria, ovviamente, essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata, la PEC. E quali sono le caratteristiche della PEC, appunto la certificazione di invio e di consegna del messaggio, l'integrità del messaggio e il valore legale. Ad oggi sono due milioni e mezzo i domicili digitali attivi, sono stati automaticamente attivati ai professionisti, ovvero gli iscritti a ordini professionali, come architetti, giornalisti, avvocati e anche le imprese individuali registrati. A questo numero si vanno ad aggiungere tutte le persone fisiche, i maggiorenni appunto, che vogliono aderire al servizio, che lo ricordiamo, non è obbligatorio. Potenzialmente, potrebbero iscriversi 37, 35 milioni di persone, che sono coloro, che appunto, hanno una carta d'identità elettronica e hanno anche lo SPID. Però l'ultimo dato relativo all'attivazione dell'indirizzo di posta elettronica che risale alla fine del 2022, ci dice che sono solamente 14 milioni le caselle di posta elettronica attive. Quanto ci costa? La PEC in genere è a pagamento, ma dipende molto dal gestore, il domicilio digitale è totalmente gratuito, la carta d'identità elettronica costa circa €20 a utente, lo SPID anche in questo caso dipende dal gestore, può essere gratis o può costare qualche decina di euro. Quali sono i vantaggi del domicilio digitale? Ci sono vantaggi sia per la Pubblica Amministrazione e sia per l'utente. Be', innanzitutto la tempestività della ricezione del messaggio, della comunicazione, quindi una semplificazione nella comunicazione. Poi taglio dei costi e dei tempi, pensiamo per esempio, di non dover più andare a fare la coda alle Poste per pagare, per esempio, una multa, e poi le notifiche sono automatizzate. Facciamo degli esempi, per chi si iscrive a INAD e per chi elegge, appunto, un domicilio digitale, potrà consultare tramite PEC rimborsi fiscali, detrazioni d'imposta, appunto, le multe e le cartelle esattoriali.