Artigiani, esperti di moda, chef stellati, imprenditori e realtà che si occupano di turismo sostenibile tutti insieme a Venezia per celebrare le due giornate dedicate al Blue Friday organizzate dall'Unesco. Un'alternativa sostenibile al Black Friday per promuovere consumi più consapevoli attraverso piccoli e grandi progetti in cui innovazione e sostenibilità sono valori centrali. "Raccontiamo storie virtuose di innovazione ma anche di ricordo delle tradizioni. Siamo qui a Venezia e quindi è la città che è la città dell'artigianato". Quando si parla di Black Friday si pensa anche e soprattutto alla moda e a tutto ciò che intorno ad essa diventa desiderabile. Ma la moda è un veicolo di comunicazione incredibile. Attraverso la moda si possono veicolare messaggi corretti per un consumo più responsabile: compra meno, compra meglio. "L'innovazione di nuova generazione è quella che non deve impattare o deve impattare il meno possibile sull'ambiente, sulle persone sull'oceano e sugli animali. Per cui quando l'innovazione va a impattare significa che non è vera innovazione". "La nostra fibra Bemberg è biodegradabile in acqua, quindi è un'ottima alternativa alle microplastiche che vengono, diciamo, buttate in mare". Non solo moda ma anche cibo e turismo. E allora la chef stellata Chiara Pavan racconta di come si sia abituata a cucinare le specie aliene pescate in laguna e le fondatrici di Fie a Manetta di come vogliono restituire la laguna ai cittadini facendo diventare i turisti residenti temporanei. "Siamo un'associazione sportiva che ha il desiderio di insegnare al femminile ma anche a tutti gli altri a guidare la barca a Venezia. Quindi aiutare un uso cittadino più consapevole e anche rispettoso nei confronti di altre imbarcazioni ma anche della stessa laguna di Venezia che è molto fragile".