Climate crisis, c'era una volta il foliage nel Casentino

11 nov 2022
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È il nostro angolo di Nord America. Si possono considerare le foreste più colorate d’Italia, quelle Casentinesi. 36.000 ettari divisi equamente tra la Toscana e L’Emilia Romagna, cerniera tra l’area mediterranea e quella centroeuropea con oltre 40 specie di alberi presenti. «Quando possiamo ammirare il foliage?», chiedono i turisti all'ufficio informazioni. Le giornate migliori sono sempre quelle tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. La palette si accende con i gialli, i rossi e gli arancioni, oltre ai verdi che non diluiscono mai. Ma quest’anno è diverso. "È il primo anno che non arriva il freddo nel mese di ottobre, quindi le latifoglie non hanno cambiato di colore e il fogliame comincia a cadere senza aver dato quell'emozione della foresta colorata". "Lei è presidente del parco da quanti anni?" "Sono 10 anni che sono presidente del parco nazionale ed è il primo anno, sinceramente, che si sta verificando una situazione del genere. E questo proprio perché siamo dentro un cambiamento climatico". Le foglie si colorano quando entra in circolo una specie di antigelo, poi si abbandonano alla loro sorte naturale. Così è come appariva lo scorso anno la foresta, con il giallo della xantofilla e l'arancione del carotene. Così è come appare oggi, in questo tiepido autunno del 2022, dopo un'estate siccitosa. Anche le foglie di ciliegie sono color ruggine, morte senza il loro abbaglio di vitalità.

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