Non c'è mai stato nella storia un mese più caldo del luglio appena trascorso. A confermare il record, per conto della Commissione Europea, è il servizio Copernicus, sui cambiamenti climatici. Lo scenario che emerge dal bollettino mensile realizzato dal Centro Europeo per le previsioni meteo a medio termine, è tanto inedito quanto preoccupante. Sì, perché la temperatura del luglio 2023 è stata di 0,72 gradi più alta della media riscontrata nello stesso mese dal 1991 al 2020. In 28 anni non ha mai fatto più caldo di così. Il picco si era raggiunto nel luglio del 2019, quando la temperatura media era salita di 0,33 gradi, e più si va indietro nel tempo, più il distacco si fa evidente: nell'ultima metà del 1900 il mese di luglio è stato meno caldo di ben un grado e mezzo, rispetto alla media di oggi. Un'ondata di calore globale che ha investito sia molte regioni dell'emisfero settentrionale, compresa l'Europa, sia diversi Paesi del Sud America e l'Antartide, senza risparmiare i mari e gli oceani. Sempre Copernicus fa sapere che a luglio la temperatura superficiale marina, in tutto il mondo, ha continuato a salire, è stata superiore di mezzo grado rispetto alla media dello stesso periodo, quello a cavallo tra gli anni 90 e il primo ventennio del 2000. Nel Nord Atlantico, l'aumento è stato più del doppio. E se il caldo aumenta, diminuisce il ghiaccio. Del 15% in Antartide, sempre a luglio. Il valore più basso registrato da che hanno avuto inizio le osservazioni satellitari. Da un lato l'aumento delle temperature, dall'altro gli eventi climatici sempre più estremi e improvvisi che mettono in ginocchio diverse zone del mondo. Due facce della stessa medaglia che ci impongono di fare qualcosa e di farla subito. Come ribadito dalla vice direttrice del servizio Copernicus, Samantha Burgess, che punta il dito contro le emissioni di gas serra. Per invertire la rotta, dice, occorrono con urgenza azioni ambiziose. Il rischio è che più si andrà avanti e più ci saranno sempre nuovi record, in una sfida col pianeta in cui tutti hanno molto da perdere.