Goletta Verde arriva nel mare di Napoli, per dire qualcosa al G20 che si terrà proprio nel capoluogo partenopeo, il 22 e 23 luglio. "Proprio per questo, la prima giornata della nostra tappa qui a Napoli, è stato srotolato lo striscione a Castel dell'Ovo: G20, vedi Napoli e poi muoviti, proprio appunto per chiedere di prendere seriamente in considerazione tutta la tematica della transizione energetica e dare risposte chiare e incisive in merito". "E finora sono state date?". "No, decisamente no, stiamo aspettando e stiamo appunto portando avanti tutta una serie di battaglie, proprio per la richiesta che vengano prese in considerazione". In particolare, per raggiungere gli obiettivi climatici, che l'Unione Europea ci chiede, ci dovrebbe essere una inversione di rotta nel nostro Paese, proprio sull'energia, inversione che tarda ad arrivare. "Quello che abbiamo messo in evidenza e denunciato in questi giorni, è proprio come l'Italia invece di prepararsi in maniera seria, lungimirante a realizzare l'obiettivo decarbonizzazione al 2050, stia in realtà facendo un'insensata corsa al gas. Abbiamo preso in analisi oltre 110 infrastrutture, che serviranno ad implementare le nostre capacità di produzione di energia tramite fonti fossili, quindi tramite gas metano, che è un gas .... e questo mette davvero in evidenza il fatto che stiamo sbagliando rotta". Una delle tappe è proprio davanti a una delle promesse eterne del Sud Italia: la bonifica dell'ex sito industriale di Bagnoli, che aspetta, insieme ai suoi cittadini, da 30 anni, una rivoluzione mai arrivata. "In Campania, quella di Bagnoli è una delle tappe di liberi dai veleni. Ma l'abbiamo declinata per le bonifiche, che da tanto tempo aspetta, per esempio, territori della Terra dei Fuochi, ma anche territori della Valle del Sabato o della Valle dell'Irno. Questo è il momento per chiederle con forza, perché ci sono delle risorse, come quelle del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che chiediamo di utilizzare, proprio per restituire questi territori ai cittadini". "Compreso il mare dove siamo adesso?". "Assolutamente sì, Napoli è una città di mare, ma è una città dove il mare è inaccessibile, da Bagnoli a Napoli Est due siti nazionali, che attendono la bonifica. Liberi dai veleni, vuol dire restituire anche il mare ai cittadini napoletani".