"Il Bianco nel Blu", il documentario sulla ricerca del corallo nero a Marettimo

19 lug 2023
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Scendere a 63 metri nelle profondità del mare per documentare, per la prima volta, la presenza di una foresta di corallo nero sul fondo a largo dell'isola più selvaggia delle Egadi, Marettimo. Così, nasce il documentario Il Bianco nel Blu, del biologo marino Giovanni Chimienti. "Guardando le bellezze del fondale dell'isola, mi sono reso conto che tutta la ricchezza, la diversità che vedevo in immersione non poteva essere sostenuta solo da quelli che sono gli habitat costieri che noi vedevamo. E quindi ho ipotizzato che, più in profondità, da qualche parte, ci dovessero essere degli habitat ricchi, che supportassero una biodiversità elevata. Cercavo il bianco nel blu, cioè cercavo il corallo nero, che sott'acqua è bianco e quindi quando lo cerchiamo, e lo cerchiamo anche per mesi, hai quell'immagine in testa del bianco, vuoi vedere a un certo punto questa chiazza bianca sul fondale, e poi finalmente quando la trovi è un'emozione incredibile. Il progetto è durato un anno, abbiamo fatto tre campagne di ricerca, durante la terza esplorazione finalmente abbiamo ottenuto il risultato che raccontiamo poi in questa storia". Giovanni Chimienti è un National Geographic Explorer. "Queste foreste di corallo non sono grandissime rispetto a tutta la superficie dell'arcipelago, eppure sono strategiche per la conservazione. Dobbiamo assolutamente tutelare queste zone per garantire la biodiversità e la ricchezza che vediamo in mare". Il documentario Il Bianco nel Blu fa parte di un nuovo capitolo del progetto del gruppo Prada, See Beyond, che ha sostenuto la divulgazione degli studi del ricercatore e la sua scoperta, con l'obiettivo di condividerne i risultati, diffondere i principi di educazione all'oceano, e ispirare le nuove generazioni a proteggere il mare. "Stiamo facendo un attività di ricerca scientifica che si occupa dei coralli neri nello specifico che comunque è propedeutico, poi, a tutti i progetti educazionali dei bambini, dei ragazzi più giovani". See beyond è una piattaforma aperta, che accoglie progetti incentrati sulla conservazione del mare e validati da IOC-UNESCO, a garanzia del loro valore. "Facciamo un nostro sforzo per comunicare perché è estremamente importante che i risultati delle ricerche scientifiche, che hanno un valore per la cittadinanza e per la società, vengano comunicati nella maniera più ampia possibile". E quindi, come sta il nostro mare? "Alcuni dei coralli in Mediterraneo come la Gorgonia rossa, una delle più comuni, note ai subacquei, sta subendo morie di massa importanti, il corallo nero per fortuna vive più in profondità e vivendo in profondità è ancora protetto dal riscaldamento dell'acqua, quindi per noi è un po' un campanello d'allarme.

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