Possono sembrare piante o rocce, in realtà sono animali dal corpo molle, cioè polipi che si ancorano sul fondale, si circondano di uno scheletro duro di carbonato di calcio e formano colonie composte da migliaia di individui. I coralli sono tra gli organismi più antichi del pianeta e rischiano di scomparire. I cambiamenti climatici e le attività dell'uomo hanno già distrutto il 50% delle barriere coralline, con conseguenze gravi per l'ecosistema, visto il loro ruolo essenziale per la biodiversità: offrono habitat e rifugio a molte specie. Ospitano il 25% della fauna marina e contribuiscono a ridurre l'erosione delle coste. Marevivo lancia ora la prima campagna a tutela dei coralli nel Mediterraneo, e lo fa a Ustica, dove sorge la prima area marina protetta in Italia. Qui è possibile ammirare un corallo tipico, chiamato Madrepora Cuscino, considerato uno dei più importanti organismi costruttori nel Mediterraneo, in grado di formare scogliere coralline paragonabili a quelle tropicali. Il progetto, dal titolo MedCoral Guardians, nasce dall'iniziativa di una delle maggiori conoscitrici dei fondali dell'isola, la subacquea Tatiana Geloso, istruttrice del Mare Nostrum Diving. L'obiettivo è sensibilizzare i cittadini, coinvolgendo studenti e sub nelle attività di ricerca, censimento e monitoraggio delle colonie. È un progetto che ha una doppia valenza, dice Davide Bruno, direttore dell'area marina protetta di Ustica: tutelare il più importante corallo biocostruttore del Mediterraneo, e mettere in atto un esempio di efficace collaborazione tra enti, organizzazioni, operatori e cittadini. Perché, dice, sensibilizzare la popolazione sull'importanza della conservazione, è un passo fondamentale per creare una cultura di rispetto del nostro ambiente.