E se un giorno il cielo sopra di noi non fosse più stellato ma popolata da migliaia di satelliti artificiali? È una possibilità concreta. La volta celeste che ogni notte ammiriamo già oggi è popolata da 6 mila satelliti che ruotano intorno alla Terra. Negli ultimi due anni si sono aggiunti altri 1.800 microsatelliti per coprire tutto il pianeta con la rete internet. "Entro il 2030 ce ne saranno fino a centomila. Quindi rischiamo un sovraffollamento spaziale, un inquinamento della volta celeste da centinaia di migliaia di puntini che praticamente oscureranno le stelle vere". Il cielo, nuovo West, che l'uomo cerca di colonizzare. Non è fantascienza, ma realtà. Astronomi di tutto il mondo da tempo hanno lanciato un allarme per intervenire prima che sia troppo tardi. "Bloccano la vista dello spazio e quindi rovinano le immagini, fino al 50% delle immagini che prendiamo dello spazio, del cosmo, delle galassie da telescopi terrestri e rovinano anche il funzionamento del radiotelescopi terrestri". Se ne è parlato al Castello di Miramare a Trieste dove scienza e videomapping si sono fuse in un progetto spettacolare che tra ologrammi, effetti visivi e attori in carne ed ossa ha permesso di parlare di astronomia attraverso il linguaggio dell'arte e del teatro. "La strada maestra sarebbe quella di regolamentare l'accesso allo spazio e di impedire questo Far West selvaggio in cui lo spazio è di tutti e di nessuno e cercare di limitare il numero di satelliti in orbita".