C'è chi pensa che basti un gesto come questo: imbrattare un quadro, fortunatamente protetto da un vetro, per sensibilizzare sull'emergenza climatica. Questa volta è successo a l'Aja, in Olanda, dove due attivisti ambientalisti si sono versati una scatoletta di pelati addosso, davanti al dipinto di Vermeer, La ragazza con l'orecchino di perla. Terzo episodio identico in meno di un mese. Come le altre volte, a Londra e Potsdam in Germania, i due vandali sono stati fermati da agenti della sicurezza. Ma per scongiurare il peggio serve ben altro. A pochi giorni dall'apertura della COP 27 sul clima, in Egitto, è stato pubblicato l'annuale Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, UNEP. Gli obiettivi di neutralità carbone non valgono nulla, senza azioni per onorarli. In base agli impegni attuali, nella maggior parte dei Paesi c'è il 66% di possibilità che il surriscaldamento raggiunga 2,6 gradi entro fine secolo, e nella migliore delle ipotesi 2,4 gradi. Nel 2015 a Parigi, le Nazioni firmatarie dell'accordo sul clima si impegnarono a contenere il riscaldamento nettamente al di sotto di 2 gradi, possibilmente a un grado e mezzo. Se i Paesi riuscissero a rispettare la neutralità carbonica, ovvero zero emissioni nette, l'aumento delle temperature si fermerebbe a 1,8 gradi ma per gli esperti di clima dell'ONU, questo scenario non è credibile. Per mantenere 1,5 gradi, le emissioni dovrebbero essere ridotte entro il 2030 del 45%, rispetto ai livelli attuali.