Sciami di milioni di cavallette stanno divorando i raccolti delle campagne della provincia di Nuoro, fino alla confinante Barbagia e proprio nella piana di Ottana si trova probabilmente l'epicentro dell'invasione, esattamente come un anno fa. Il loro passaggio sta mandando in fumo mesi di lavoro e di investimenti su oltre 25.000 ettari di terreni. "Venite a vedere il disastro che sta succedendo qui nella nostra zona. Un allarme dato già da 4 anni. Guardate un po' coi gabbiani che volano, cavallette che svolazzano da manca a destra in ogni direzione, che si mangiano tutto, si mangiano le cose che noi seminiamo per fare andare avanti il bestiame." Dal 2019 Coldiretti chiede una programmazione per contrastare le invasioni cicliche. Meglio i metodi naturali, precisa l'associazione, come l'aratura dei campi che distrugge le uova, gli insetti antagonisti e l'agricoltura di precisione che punta sui sistemi informatici per ottimizzare qualità e produttività del suolo. Le cavallette, infatti, trovano terreno fertile nei terreni incolti. La regione Sardegna ha attualmente una speciale task force in campo per monitorare l'infestazione. "Questa calamità è stata sottovalutata, gli interventi sono stati tardivi e oggi non sono sufficienti. C'è una task force in campo che sta monitorando, ha monitorato ad oggi circa l'1% dell'area colpita. Non può essere sufficiente perché questi animali ormai sono in una fase di alimentazione." Secondo i dati dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del CNR l'Inverno del 2022 è stato mite con precipitazioni dimezzate e temperature superiori di 0,5 gradi rispetto alla media, tutte condizioni climatiche che hanno agevolato quella che da queste parti definiscono ormai una piaga biblica.