24 ore o piccoli trolley, giacca e cravatta o tailleur d'ordinanza. Linate, in fila per il check-in, per l'unico volo diretto a Francoforte. Ci sono quasi esclusivamente persone che viaggiano per lavoro. La situazione, rispetto al maggio dello scorso anno, è molto diversa. Nello stesso mese del 2019, negli aeroporti milanesi, tra arrivi e partenze, c'erano 800 voli. Oggi ce ne sono 224. Con una media, tra Malpensa e Linate, di 15 mila passeggeri al giorno, la maggior parte diretta al sud Italia. "Oggi, come si può anche vedere, c'è un po' di movimento in più. Il mese di maggio è partito meglio dell'inverno. Considerate che l'inverno abbiamo avuto mediamente 10 mila passeggeri al giorno, tra Linate e Malpensa, oggi siamo più di 15 mila. Quindi, sempre poco rispetto al pre-Covid, perché siamo a meno 80%, quindi la situazione è ancora piuttosto drammatica, però si vede qualche movimento in positivo". Senza obbligo di quarantena, il green pass potrebbe cambiare a breve le cose. "Consente di viaggiare per turismo, perché fino ad oggi, in questi mesi, non si è potuto viaggiare per turismo, questa è la grande svolta e chiaramente serve anche per salvare una parte, perché dobbiamo essere realistici, una parte della stagione estiva". La programmazione estiva è ferma al 50% rispetto alle vacanze pre-Covid, la maggior parte su mete italiane ma anche su isole greche e spagnole. Cresce la voglia di partire e andare in vacanza. "Più di un anno ormai che non vado in vacanza, per cui spero che dopo il vaccino, non ci sono più limitazioni". "C'è la voglia, non vede l'ora di andare". "Vacanza? Mah guardi, qualunque posto, che non ho ancora girato".