Il 9 ottobre Brahim Aoussaoui arriva a Bari, a bordo della Rhapsody, la nave quarantena che trasferisce da Lampedusa 805 migranti, negativo al tampone, dopo le procedure di identificazione viene fatto sbarcare assieme a tantissimi altri ospiti della nave. Cosa fa una volta a terra? Incontra qualcuno? Quali saranno nei giorni seguenti i suoi spostamenti? É a queste domande che la procura del capoluogo pugliese dovrà ora cercare risposte con l'inchiesta per terrorismo internazionale, aperta su richiesta della Magistratura francese che con l'aiuto dei colleghi italiani, vuole capire, fondamentalmente se l'attentatore di Nizza sia o meno un lupo solitario. Non ha ipotesi di reato, invece, l'indagine esplorativa che la stessa procura barese dovrà svolgere sulle procedure amministrative che hanno portato al rilascio di Brahim Aoussaoui con un foglio di via. Un decreto di respingimento con obbligo di lasciare l'Italia entro 7 giorni. In questi casi i soggetti potenzialmente pericolosi vengono trattenuti anche per 6 mesi nei centri di permanenza e rimpatrio in attesa di essere trasferiti nei loro paesi, ma pare che su Aoussaoui non pendessero né precedenti né segnalazioni specifiche da parte dei servizi di intelligence.